BANCO SABADELL RESPINGE L’OFFERTA DI FUSIONE DA 12 MILIARDI DI BBVA: SOTTOVALUTAVA IL POTENZIALE DELLA BANCA

Banco Sabadell ha respinto l’offerta di fusione del valore di 12 miliardi di euro presentata da Banco Bilbao Vizcaya Argentaria (BBVA). Mercoledì scorso, il BBVA ha offerto un premio del 30% rispetto ai prezzi di chiusura del 29 aprile, proponendo uno scambio di azioni che avrebbe dato vita al secondo polo bancario europeo per capitalizzazione (70 miliardi), dietro la francese Bnp Paribas (77 miliardi), e quasi a pari merito con il connazionale Santander.

Questa decisione non è stata presa alla leggera. Dopo sette ore di discussione, il Consiglio di amministrazione di Sabadell ha deciso di puntare sul proprio potenziale, sottolineando che la proposta sottostimava in modo significativo il progetto del Banco Sabadell e le sue prospettive di crescita come entità indipendente. “Il consiglio di amministrazione di Banco Sabadell ha deciso di ringraziare ma di proseguire da soli. Sulla base di una valutazione dettagliata della proposta, il consiglio ha concluso che non è nell’interesse migliore di Banco Sabadell e dei suoi azionisti e quindi ha respinto la proposta”, ha chiarito il board, schierandosi dalla parte del presidente, Josep Oliu, che fin dall’inizio era contrario al progetto di fusione.

Non è la prima volta che i due colossi bancari spagnoli si sono avvicinati per discutere di un possibile matrimonio. Il primo tentativo, nel 2020, è stato un fallimento: il BBVA ha messo sul piatto 2,5 miliardi di euro, ma la somma si è rivelata troppo esigua per concludere l’affare. Le divergenze principali riguardavano la valutazione di TSB, la controllata britannica di Sabadell acquisita nel 2015 per 1,7 miliardi di sterline.

Banco Sabadell respinge l’offerta del Bbva: ecco perché

L’accordo proposto dal BBVA mercoledì scorso prevedeva anche che gli azionisti di Sabadell acquisissero una partecipazione del 16% nel gruppo combinato. “Ci dispiace che il consiglio di amministrazione di Banco Sabadell abbia respinto un’offerta così allettante”, ha commentato la banca di Bilbao. Adesso dovrà decidere se rilanciare o lasciare il tavolo del negoziato.

Il board ha analizzato attentamente i vantaggi della strategia di crescita del gruppo e nei suoi obiettivi finanziari. L’abbondanza di capitale e la straordinaria redditività di Sabadell lo rendono più un cacciatore che una preda sul mercato. Inoltre, le preoccupazioni antitrust sono emerse considerando che le due banche, soprattutto in zone come la Catalogna, detengono insieme il 40% della quota di mercato. Non da ultimo, la volatilità e le difficoltà del BBVA: le sue azioni hanno chiuso in rosso da quando è stata annunciata l’operazione, a differenza di quelle del Sabadell.

Ma l’impegno di Sabadell è chiaro: creare valore per gli azionisti e sostenere il proprio piano industriale. Il Cda ha riaffermato l’impegno a distribuire agli azionisti qualsiasi surplus di capitale oltre il 13% del CET1 ratio pro forma di Basilea IV. Si prevede che questo surplus, insieme ai dividendi previsti, raggiungerà i 2,4 miliardi entro il 2024 e il 2025.

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