BORSA CHIUSURA 19 APRILE: SI ATTENUA L’EFFETTO DELL’ATTACCO DI ISRAELE A IRAN, MODESTI GLI AUMENTI DEI PREZZI DEL PETROLIO

I listini europei chiudono poco lontano dalla parità, nonostante la giornata sia stata molto mossa (così come la settimana che termina oggi) a causa dell’alta tensione in Medio Oriente tra Iran e Israele. A far tremare i polsi degli investitori, nella mattina europea, è stata la notizia di una presunta ritorsione israeliana contro Teheran, avvenuta nella notte. Con il passare delle ore però il clima si è parzialmente rasserenato, perché gli elementi da chiarire sono molti e gli iraniani non sarebbero intenzionati a rispondere immediatamente. Così i mercati mettono in sordina i timori di allargamento del conflitto, anche se il weekend resta un’incognita sotto il profilo geopolitico. In un contesto fluido, dopo una partenza in profondo rosso, speculare alle perdite asiatiche, le piazze europee chiudono contrastate e Wall Street si muove in ordine sparso a metà giornata. L’indice della paura (o indice della volatilità, Cboe) sale a livello più alto da cinque mesi.

Europa contrastata; Milano +0,12% attende il giudizio di S&P

Milano arriva al traguardo con un mini progresso dello 0,12% a 33.922 punti base. Sul listino brillano titoli difensivi come le utility, ma sono negativi i titoli petroliferi. Bene Telecom, +1,28%, mentre va avanti il progetto di vendita della rete. Chiudono misti i titoli finanziari. Sul secondario lo spread è stabile a 140 punti base, così come i rendimenti: il Btp decennale è al 3,88% e il Bund di pari durata al 2,49%. Questa sera S&P aggiornerà il giudizio sul Belpaese, confermato a ottobre a BBB, (due gradini sopra il livello spazzatura), con outlook stabile. L’agenzia di rating ha intanto retrocesso Israele ad A+ da AA-.

Nel resto d’Europa, in una Parigi incolore svetta il colosso della cosmetica L’Oreal +5,44%, che ha registrato un aumento di quasi il 10% delle vendite del primo trimestre su base omogenea.

Londra è in lieve guadagno +0,23%, mentre arretrano Francoforte -0,58% e Amsterdam -0,62%.

Wall Street, bene Amex e Paramount

A Wall Street i listini si muovono in ordine sparso. Il DJ è positivo, favorito dai conti e dal balzo di Amex (+4,26%), mentre S&P 500 e Nasdaq sono in calo. Netflix perde quasi l’8%, sulle previsioni di ricavi per il trimestre in corso inferiori alle stime e sono nervose le mega tech. Sul piatto positivo della bilancia è invece Paramount Global (+10%) su voci che Sony Pictures Entertainment e Apollo Global Management stanno discutendo la possibilità di presentare un’offerta congiunta per la società.

Si attenua la fiammata del petrolio

Il petrolio ridimensiona la fiammata iniziale (+4% circa): il Brent guadagna lo 0,5%, 87,5 dollari al barile; Wti +0,35%, intorno a 83 dollari. Mantiene il suo fascino l’oro, anche se i prezzi dello spot gold restano sotto i recenti massimi. Sul mercato dei cambi l’euro regge il confronto con il dollaro a 1,066. Oggi la presidente Christine Lagarde ha ribadito che l’inflazione potrebbe ridursi ulteriormente e la Bce potrebbe tagliare i tassi d’interesse. I rischi geopolitici e la crescita salariale elevate sono però variabili che mettono a rischio il futuro.

Sul fronte Usa i mercati monetari stanno oggi prezzando circa 40 punti base di tagli, in calo rispetto ai circa 150 punti base visti all’inizio del 2024, secondo i dati di Lseg.

Piazza Affari, sale Telecom mentre Kkr notifica all’Europa l’acquisizione della rete NetCo

Molta brace arde sotto la cenere, anche se l’apparenza è grigia.

A Piazza Affari Telecom è positiva con l’operazione Kkr che sta andando avanti. Il fondo Usa ha infatti notificato alla direzione generale della Concorrenza della Commissione europea l’operazione di acquisizione della rete NetCo dalla società di telecomunicazioni. Telecom, in una nota, conferma in sostanza che l’operazione di cessione procede secondo le tempistiche programmate e si punta a chiudere l’operazione entro l’estate.

Il settore migliore del giorno è quello delle utility, che vede in buon rialzo titoli come Terna +2,2%, Enel +1,41%, A2a 1,38%.

Registrano inoltre buoni guadagni Diasorin +1,79%, Finecobank +1,4%, Amplifon +1,06%.

Unipol si apprezza dell’1,35% nel giorno dell’assemblea della partecipata Bper (-0,11%), che ha eletto il nuovo cda che resterà in carica il prossimo triennio. Il cda, si legge in una nota, sarà composto da 15 componenti di cui 7 tratti dalla lista di Unipol, 5 da quella della Fondazione di Sardegna e 3 da quella dei fondi. La nota non dà indicazioni sui voti raccolti dalle tre liste ma il fatto che la prima eletta sia Silvia Elisabetta Candini, candidata dal Comitato dei gestori, lascia immaginare che la rosa dei fondi sia quella che abbia raccolto, al pari di tre anni fa, più voti, battendo sia Unipol, primo socio col 19,9% del capitale, che l’ente sardo, secondo azionista con il 10,2%. In ogni caso il colosso assicurativo ha eletto Gianni Franco Papa, destinato a diventare nuovo ad dell’istituto bancario.

La maglia nera del giorno va ad Stm, -2,29% . Arretra Saipem, -2,1%, con Stifel che ha tagliato la raccomandazione a ‘Hold’ da ‘Buy’.

Sono negative anche Iveco -1,51%, Leonardo -1,32%, Ferrari -1,12%.

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