PRYSMIAN, AVVIO D’ANNO POSITIVO E GUIDANCE CONFERMATA

L’avvio d’anno di Prysmian conferma la solidità del piano industriale e dei principali di mercati di riferimento del produttore di cavi, pur confermando qualche criticità nel settore delle tlc. Nel trimestre Prysmian registra così una flessione dei ricavi del 5,6%, a quota 3,61 miliardi, a causa soprattutto dell’impatto dell’andamento delle vendite della business unit Digital Solutions, scesi del 31,6 per cento. Performance positive per gli altri segmenti di attività, in particolare nel mondo dell’elettrificazione. Risultati che contengono la flessione dell’Ebitda (412 milioni contro i 427 dello stesso periodo dell’anno scorso) e permetteno di raggiungere un utile di 190 milioni (leggermente superiore rispetto ai 187 del primo trimestre del 2023), confermando soprattutto una robusta generazione di cassa per 827 milioni, quasi raddoppiato rispetto all’anno scorso, permettendo la prosecuzione del deleveraging della posizione finanziaria, nel trimestre scesa a 1,69 miliardi alla fine di marzo contro i 2,07 miliardi dell’anno scorso. Soddisfatto il ceo, Massimo Battaini, che conferma la guidance nella parte alta della forchetta e si prepara al closing della maxi-acquisizione di Encore Wire, annunciata nelle scorse settimane.

«Prysmian - commenta - ha avuto un solido inizio di 2024. I risultati del primo trimestre evidenziano un’eccellente redditività, trainata dalla solida performance dei segmenti Power Grid e Transmission, mentre il portafoglio ordini si è attestato a oltre 18 miliardi di euro. Nel mio primo anno come ceo di Prysmian abbiamo anche annunciato l’acquisizione di Encore Wire. Questa operazione rappresenta un’opportunità unica per continuare a crescere e rafforzare la nostra posizione in Nord America, migliorare la diversificazione del nostro business e creare valore per tutti gli stakeholder».

I risultati nel dettaglio evidenziano per la business unit Transmission (relativo alle grandi interconnessioni) una crescita organica dell’uno per cento a 474 milioni, con una marginalità aumento dall’11,2% al 13 per cento. I ricavi nel segmento Power Grid hanno continuato a beneficiare degli investimenti per il potenziamento delle reti, con una solida crescita in particolare in Nord America; nel primo trimestre sono stati pari a 852 milioni (+1,5%), anche in questo caso con un Ebitda in forte aumento. Nel business Electrification, le Rinnovabili hanno continuato a registrare una crescita a doppia cifra, mentre nel business Industrial & Construction è proseguita la normalizzazione dei prezzi ad un ritmo più lento del previsto in Nord America. Sono diminuiti, in linea con le attese, i ricavi di Digital Solutions (-31,6% di variazione organica), un calo dovuto principalmente al mercato statunitense; Prysmian prevede una ripresa dei volumi nella seconda parte dell’anno.

Confermate, come detto, le previsioni per l’anno in corso. Prysmian confida di potersi posizionare nella parte alta degli obiettivi resi pubblici a febbraio. Per quanto l’ebitda, la forbice è compresa tra 1,57 e 1,67 miliardi mentre per il cash flow la forbice è compresa nell’intervallo di 675-775 milioni. Prevista inoltre una riduzione delle emissioni di gas serra Scope 1&2 del 36% e Scope 3 del 13% vs 2019. Tali obiettivi - si spiega in un comunicato - presuppongono l’assenza di cambiamenti sostanziali nella crisi geopolitica relativa ai conflitti in Ucraina e in Israele, oltre all’esclusione di dinamiche di prezzo estreme legate ai fattori di produzione o di interruzioni significative della catena di approvvigionamento. Le previsioni si basano inoltre sull’attuale perimetro di attività della società, ipotizzando un tasso di cambio euro/dollaro pari a 1,08, e non includono gli impatti sui flussi di cassa relativi alle tematiche antitrust.

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