L’AGRICOLTURA ITALIANA PRENDE I FONDI DEL PNRR. È L’EPILOGO DEI TRATTORI?

Da due mesi i trattori sono il simbolo della protesta degli agricoltori. Ne abbiamo visti di tutti i tipi nelle piazze, sulle strade, davanti alle sedi istituzionali. Eppure in Italia il Pnrr prevede di sostituirne un bel po’. Al loro posto, macchine più moderne alimentate a biometano. I 193 milioni di euro dell’ultimo decreto del ministero dell’Ambiente – cosiddetto “agrivoltaico” – servono anche a questo.

Nelle campagne ci sono mezzi e attrezzature obsolete, a bassa efficienza energetica. Bisogna riconvertirli con quelli a biometano, per esempio. Il decreto specifica come accedere agli aiuti e le organizzazioni agricole si apprestano a dare assistenza. Il provvedimento riconosce un contributo in conto capitale fino al 65% delle spese massime di 600 mila euro. Oltre ai trattori, le aziende hanno la possibilità di utilizzare più biogas ed altre fonti alternative. Nei giorni caldi della protesta contro i costi di gestione nelle campagne, nel Pnrr c’era già una risposta. Parziale sì, ma significativa e nessun esponente di governo ne ha parlato.

Agricoltori e trattori, il decreto per accedere agli aiuti

A cosa servono 124 milioni di euro se non a migliorare l’efficienza degli impianti delle aziende? È la parte più corposa del decreto. Altri 54 milioni  sono utilizzabili per acquistare macchinari per la distribuzione del concime organico. Alle imprese è data, infine, la possibilità di creare consorzi per il trattamento per lo sfruttamento del digestato. Sovrani ed ecologici?

Diciamola tutta, il senso di queste agevolazioni sta nella volontà di proseguire in pratiche e metodi di conduzione agricola a basso impatto. Gli agricoltori hanno qualche ragione a salire sui trattori. L’Europa almeno dal 2019 ha creato un clima negativo verso l’agricoltura. Il programma “Farm to fork”, innovativo e agganciato alla Pac, è stato usato dalla destra come nemico dell’ambiente, quando andava invece valorizzato per le misure di sostegno e di emancipazione del settore. Perché l’Italia ha previsto tanti soldi nel Pnrr? Il governo ha cercato di intestarsi la protesta ma non ha potuto fare a meno di riconoscere i fondi per un’agricoltura più sostenibile. Niente di più contorto.

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