NEXI, I CONTI DEL PRIMO TRIMESTRE 2024 BATTONO LE ATTESE (+6,7%) E IL TITOLO VOLA IN TESTA AL LISTINO. VIA AL BUYBACK DA 500 MILIONI

Per Nexi un avvio di seduta in grande spolvero in Borsa: dopo la presentazione dei conti del primo trimestre 2024, infatti, il titolo ha premuto sull’acceleratore raggiungendo in breve tempo scambi a quota +6,77% (6,088 euro per azione).

I numeri presentati da Nexi mostrano, nel primo trimestre dell’anno, ricavi a 781,6 milioni di euro, in crescita del 6% rispetto allo stesso periodo del 2023, un Ebitda pari a 361,7 milioni di euro, in aumento dell’8,6%. La posizione finanziaria netta gestionale è scesa a 5.035 milioni di euro e il rapporto posizione netta/Ebitda è diminuito a 2,8x. La weighted average maturity del debito è pari a circa 2,8 anni con un costo cash medio del debito al lordo delle imposte sostanzialmente stabile rispetto all’anno 2023, pari a circa 2,86%.

Da evidenziare, poi, che in riferimento al debito in scadenza nel periodo 2024-2025 pari a circa 1,3 miliardi, Nexi ha confermato i propri piani di rimborso totale con la liquidità esistente, sottolineando inoltre che circa 220 milioni sono già stati ripagati ad aprile 2024.

Nexi: via al buyback, poi il dividendo

Nexi annuncia l’avvio del programma di riacquisto di azioni proprie fino ad un massimo di 500 milioni, da completarsi entro il 31 ottobre 2025, già approvato dall’assemblea degli azionisti. Il buyback sarà eseguito da Morgan Stanley per un numero massimo di azioni ordinarie pari al 20% del capitale sociale di Nexi, incluse le azioni proprie già in portafoglio. Le azioni saranno annullate con l’esclusione di quelle necessarie a soddisfare i piani di incentivazione a lungo termine.

“La consistente disponibilità di cassa esistente – si legge nella nota – e la forte crescita della generazione di cassa attuale e futura consentono di poter iniziare a restituire capitale agli azionisti nel 2024, pur continuando a sostenere sia la riduzione del debito attesa che le limitate opportunità di M&A previste per il futuro”. Il management e il consiglio di amministrazione di Nexi ritengono che “l’attuale prezzo dell’azione non rifletta in pieno il valore della società e delle sue prospettive e che il riacquisto di azioni proprie rappresenti la più efficace opportunità di creazione di valore per gli azionisti”.

In futuro Nexi prevede di continuare a destinare agli azionisti “una parte significativa della cassa in eccesso attraverso ulteriori programmi di riacquisto di azioni o dividendi a seconda delle condizioni generali di mercato”. In conference call con gli analisti, il cfo Bernardo Mingrone ha sottolineato infatti che il programma di buyback da 500 milioni di euro è “solo il primo passo” nei progetti di remunerazione degli azionisti di Nexi, a cui seguirà “a un certo punto” il pagamento anche del dividendo, e il riacquisto di azioni potrebbe essere completato “prima” della scadenza, fissata in massimo 18 mesi.

Nexi, cosa ha detto il Ceo Bertoluzzo

La crescita di Nexi nel primo trimestre “è supportata da un buon andamento dei volumi, in linea con il primo trimestre dell’anno scorso, anzi, anche un po’ meglio”. Lo ha detto il Ceo, Paolo Bertoluzzo, durante la call con gli analisti sui risultati del trimestre, sottolineando che il gruppo continua a registrare “una crescita consistente e allo stesso tempo un’espansione della marginalità“. Il primo trimestre ha visto una crescita “forte” e la seconda parte dell’anno “sarà’ inferiore”, ha spiegato il Ceo, confermando gli obiettivi per l’intero 2024.

Quanto poi all’opa ostile di Bbva su Banco Sabadell, con cui Nexi ha siglato un accordo di lungo periodo nel business dei pagamenti, Bertoluzzo ha risposto agli analisti: “Stiamo monitorando la situazione ma allo stesso tempo siamo molto tranquilli. Abbiamo costruito una forte relazione con Sabadell e siamo convinti del potenziale” del mercato spagnolo. “Monitoriamo in stretto contatto con Sabadell, la situazione cambia nel giro di ore”.

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