ASSEGNO UNICO: COME FUNZIONANO I RICALCOLI?

Nel mese di maggio sono stati avviati nuovi meccanismi di ricalcolo dell’Assegno Unico da parte dell’INPS, il che ha causato ritardi nelle erogazioni. Questo segna un nuovo capitolo per l’Assegno Unico, poiché l’INPS ha effettuato una serie di ricalcoli al fine di bilanciare le risorse destinate alle famiglie beneficiarie. Le dichiarazioni ISEE sono state attentamente esaminate per correggere eventuali incongruenze e effettuare i ricalcoli. Molte famiglie si troveranno di fronte a un importo diverso da quello che avevano ricevuto in precedenza.

Ma come funzionano esattamente i ricalcoli e i conguagli relativi all’importo dell’Assegno Unico? I conguagli, nella maggior parte dei casi, sono stati positivi a favore di circa 512.000 famiglie, che hanno ricevuto in media 272 euro in più per ogni nucleo familiare. Purtroppo, 378.000 famiglie dovranno restituire una somma di circa 41 euro per nucleo familiare. Tuttavia, la somma da restituire potrà essere pagata in più rate.

Assegno unico: chi beneficia dei ricalcoli?

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C’è una buona notizia per mezzo milione di famiglie che riceveranno un assegno più elevato grazie a cambiamenti nelle loro condizioni familiari, come la nascita di un nuovo figlio. Le famiglie monogenitoriali e coloro che non hanno tempestivamente aggiornato i dati ISEE sono invece i più colpiti da questa situazione. Ora non ci resta che esaminare insieme i meccanismi di ricalcolo dell’Assegno Unico per le 900.000 famiglie coinvolte.

INPS nuove compensazioni per i cittadini: a chi spettano?

A seguito dei ricalcoli effettuati dall’INPS, sono state stabilite alcune compensazioni, che hanno generato conguagli sia a credito che a debito. Un gran numero di famiglie, pari a 512.000, riceverà un credito aggiuntivo di circa 140 milioni di euro, corrispondenti a una media di 272 euro per famiglia.

Tuttavia, questo vantaggio non si applica a tutti: altri 378.000 nuclei familiari dovranno restituire complessivamente 15 milioni di euro, che si traduce in una riduzione media di 41 euro dell’assegno per ogni famiglia. La somma da restituire potrà essere versata a rate, in modo da non superare un quinto del debito totale.

Assegno unico, credito o debito: come funziona il rimborso?

I protagonisti principali di questi ricalcoli sono i nuclei familiari il cui ISEE non corrisponde alle informazioni presenti nelle banche dati dell’INPS e che non hanno apportato le correzioni necessarie alla Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) entro la fine del 2022. Coloro che hanno prontamente apportato le modifiche riceveranno un conguaglio per le mensilità erogate fino ad oggi, calcolate secondo i nuovi parametri. Tuttavia, per le famiglie che non hanno ancora aggiornato i dati, l’accesso sarà limitato alla quota minima e sarà necessario restituire gli importi erogati in eccesso.

L’INPS ha assicurato che le persone interessate saranno tempestivamente informate tramite SMS ed e-mail riguardo all’aumento o alla riduzione dell’Assegno Unico e potranno ottenere ulteriori informazioni sul calcolo contattando il contact center o recandosi direttamente alle sedi dell’istituto.

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