BALI COME DUBAI, LE CASE COSTANO MENO DI MILANO: LA CLASSIFICA DELLE DIMORE PIù CARE NEL MONDO

Nel mercato immobiliare mondiale spunta una nuova outsider che si preparara a prendere il posto di Dubai. Da tempo nel mirino di viaggiatori e influencer di tutto il mondo, Bali è la città simbolo dell'incontrollato turismo di massa promosso e intensificato dal ruolo dei social media come Instagram e TikTok. Non l'esperienza ma la foto, non i ricordi ma la testimonianza di essere stati lì. La città indonesiana è in poco tempo diventata vittima di questo processo, tanto da creare giustizieri locali a caccia di influencer maleducati e profani da riportare alla polizia, a causa dell'usanza di alcuni turisti di farsi foto mezzi nudi in luoghi sacri ai residenti, nonostante i continui avvisi da parte del governo locale.

I dati

Ciò non ha però impedito alla città di imporsi nel mercato immobiliare. Come si apprendere dall'analisi di AirDna, la piattaforma fondata da Airbnb, Booking e Vrbo, l’Isola degli Dei, che sta attirando sempre più investitori dall'Italia, ha visto crescere nell’ultimo anno le rendite del 13%, con una media annua di quasi 40mila dollari. Con oltre un milione di notti e una spesa di 73 milioni di euro, l’Indonesia sta diventando sempre più appetibile per il mercato turistico italiano e, secondo i Bankitalia/Enit per il 2024, è previsto un ulteriore aumento del 10%.

Dubai, al contrario, riferisce AirDna, lo scorso anno ha avuto una flessione nel mercato turistico del 7% assestando la rendita media a poco più di 30mila dollari. «A parità d’investimento, Bali garantisce una rendita tre volte superiore a quella di Dubai», si legge in una nota.

 

Dubai in crisi?

Per quanto riguarda la città emiratina, i dati segnalano che il boom immobiliare della città si sta esaurendo. Investitori e broker si chiedono quanto tempo ci metterà a trasformarsi quello che è stato un dei mercati immobiliari in maggiore crescita negli ultimi anni e se si è vicini alla crisi che colpì il mercato imobiliare del paese nel 2008. Dopo quel crollo Dubai ha perseguito un rilancio economico ancorato a quella che ha sempre sperato potesse diventare una crescita sostenibile, compreso un piano decennale noto come D33, per raddoppiare la produzione e diventare uno dei primi quattro centri finanziari del mondo.

Rallentamento sì, crisi, per ora, no. Il mercato immobiliare rimane ancora un elemento chiave del successo della città, rappresentando l'8,9% della metropoli emiratina. «La vulnerabilità di Dubai risiede nella sua dipendenza dal capitale straniero, in particolare dalla Cina e dalla Russia», ha dichiarato a Reuters Ronan Hannan, direttore della società di consulenza Proven Partners.

Secondo una ricerca di Betterhomes, i cittadini russi sono stati i principali acquirenti di case da parte di non residenti nel primo trimestre del 2023, ma sono scesi al terzo posto alla fine dell'anno, mentre gli acquirenti provenienti da India e Regno Unito hanno rappresentato la maggior parte delle transazioni durante i dodici mesi. Sì è anche registrato un notevole aumento di acquirenti provenienti da Egitto, Libano, Pakistan e Turchia, a sottolineare il duplice ruolo della città come rifugio sicuro e come luogo di villeggiatura.

 

«Bali garantisce una rendita superiore»

Bali meglio di Dubai. Secondo i dati di AirDna, le performance immobiliari dell’isola sono cresciute del 13% rispetto allo scorso anno garantendo una rendita media annua di quasi 40mila dollari e un tasso di performance del 99%.

«A parità d’investimento - ha commentato Michele Porinelli, titolare di Bali Holidays Properties che, dal 2021 si è traferito sull’isola e ha qui trasferito la sua decennale esperienza nel settore immobiliare - Bali garantisce una rendita tre volte superiore a quella di Dubai. Con un investimento di 150mila dollari a Dubai si può acquistare uno studio di 50 metri quadrati e ottenere una rendita annua di circa 20mila dollari. A Bali, con la stessa cifra, si può acquistare una villa e ottenere una rendita annua di 70mila dollari», ha spiegato.

 

Dove è più difficile acquistare casa? (Milano in top mondiale)

In quali città del mondo il costo delle case cresce di più?

Quali sono le città dove i prezzi delle case crescono di più? Milano è nella top 30 a livello mondiale. Nel 2023 ha segnato un’impennata dei prezzi residenziali, come riportato nella classifica del Knight Frank Global Residential Cities Index relativa al trimestre aprile-giugno 2023.

I mercati in forte salita sono in Turchia, ad Ankara (+ 105,9%) e a Istanbul (+ 85,1%). Nella zona rossa, seguono: Dubai (+ 17,4%, che chiude il podio), Vilnius (+ 14,8%), Zagabria (+ 14,7%), Gerusalemme (+ 14,4%), Atene (+ 14,1%), riporta Immobiliare.it.

 

Costo della vita in aumento dal 2001

Il costo della vita è in costante aumento dal 2001 con l’inflazione globale che difficilmente riesce a dare tregua. Il rapporto “Worldwide Cost of Living 2023” (a cura dell’EIU – The Economist Intelligence Unit) segna una crescita media dei prezzi del 7,4% nelle maggiori città del pianeta.

La classifica annuale delle città più care al mondo conferma questa tendenza senza grossi cambiamenti rispetto agli anni precedenti per quanto riguarda le prime posizioni.

Singapore si riconferma la città più cara al mondo, dove il costo della vita aumenta in modo costante. La capitale dell’omonimo Paese asiatico rappresenta una delle principali rotte commerciali e centri finanziari mondiali.

Ecco tutta la classifica.

 

La classifica delle città con il costo della vita più alto al mondo

Il punteggio base come comparazione è 100, che è il valore attribuito a New York. Le prime dieci in classifica, in ordine dal primo posto al decimo, sono:

• Singapore e Zurigo (104);

• Ginevra e New York (100);

• Hong Kong (98);

• Los Angeles (97);

• Parigi (91);

• Copenaghen e Tel Aviv (89);

• San Francisco (86).

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