C’è il debutto assoluto davanti al pubblico europeo della Grande Panda. E la 500 elettrica nella versione speciale Giorgio Armani Collector's Edition, ma anche la nuova Pandina e la 600 ibride, oltre al quadriciclo elettrico Topolino. "Vogliamo dominare il mercato su tutti quei veicoli che vanno dai due metri e mezzo ai quattro: lo stand qui al Salone dell’Auto di Bruxelles è la dimostrazione di quello che è Fiat in Europa, e di quanto valga per Stellantis…". Non c’è rassegnazione di fronte a un mercato difficile, anzi Gaetano Thorel, vicepresidente senior di Stellantis e responsabile di Fiat e Abarth per l’Europa, riassume l’orgoglio e l’attesa di chi lavora per un marchio che sembrava in netto declino e che invece - pur in un contesto complicato – ha ritrovato entusiasmo e motivi per crederci.
Partiamo dalla protagonista annunciata del 2025: sarà l’anno della Grande Panda. Un modello da cui dipenderà tutto per le sorti di Fiat?
Non credo che si possa definire così. Fiat in questi quattro anni di vita si è ritagliata un ruolo molto importante. Siamo comunque il primo brand di Stellantis per volumi e soprattutto il marchio più globale visto che vendiamo il 40% delle nostre vetture negli Stati Uniti, il 40% in America Latina e il 20% in Europa. Questo consente di bilanciare la situazione e anche i cicli di prodotto.
Nel 2024 però in Italia, pur avendo chiuso al primo posto come immatricolazioni grazie anche ai veicoli commerciali, Fiat ha perso due punti di quota di mercato e il 17,6% di auto rispetto all’anno precedente…
Colpa di un secondo semestre molto difficile. Ma sfido chiunque a fare meglio considerando che a giugno abbiamo chiuso la produzione della 500 ibrida, che per noi è un colosso, della 500x che faceva ottimi numeri, del Fiorino, e della Panda Van. Con il lancio della 600 ibrida che è arrivata solo a settembre. E’ chiaro è sia stato un anno di transizione. Però a livello globale Fiat ha continuato a essere il primo brand del Gruppo, immatricolando 1.200.000 veicoli nel mondo. Anche in Italia, siamo riusciti a mantenere una leadership solida. Grazie soprattutto ovviamente alla nuova Pandina che è un nostro cavallo di battaglia. Nell'ultimo trimestre abbiamo sofferto ma continuiamo a vendere 7-8 mila Panda al mese in Italia. E ora, tra marzo e aprile, sta per arrivare la Grande Panda ibrida ed elettrica e la piena commercializzazione della 600.
Il 2025 è l’anno dei grandi ritorni a Torino…
La 500 ibrida torna a casa. Questa è la notizia più bella: costruirla a Mirafiori è un risultato clamoroso. La chiusura della sua produzione in Polonia ci è costata molto in termini di risultati: faceva mediamente 120.000 macchine l'anno. Ma l'azienda ha reagito e ci ha consentito di programmare la nuova a Mirafiori. E questo è un grande motivo d’orgoglio. E’ esaltante l’idea che fra 10 mesi a Torino, noi costruiremo la nuova 500 ibrida e che daremo a tutti i consumatori europei, e non solo a quelli “elettrocompatibili”, la possibilità di guidare quella che rimane secondo me la macchina più bella che c'è nel mercato. L’inizio della produzione è prevista a novembre. Con la Pandina che continua la sua storia a Pomigliano, avremo quindi le due icone dell’auto nazionali fatte entrambe in Italia. E non è scontato, perché sono due modelli di dimensione piccole e di margini bassi per un costruttore. Produrle in un mercato come l'Italia che non è molto competitivo dal punto di vista dei costi industriali è una dimostrazione ulteriore di quanto Stellantis tenga al nostro Paese e quale considerazione abbia Fiat nel Gruppo.
Le difficoltà della penetrazione delle elettriche ha spinto qualche costruttore ad abbassarne i prezzi ma si prospetta anche la riduzione di produzione, e quindi di vendita, delle termiche per pareggiare la mix delle emissioni e non pagare le multe. Intanto si pensa ad acquistare i crediti verdi. Quali strategie ci sono per Fiat?
La strategia è quella di Stellantis, uguale per tutti i suoi marchi. Abbiamo degli obiettivi che ci siamo dati di mix elettrica di CO2 mercato per mercato. Perché non si può comparare l'Italia come maturità elettrica ad esempio al Belgio, che vende quasi il 30% di elettriche anche senza incentivi. In attesa che anche i nostri clienti siano più maturi nell'acquistare una vettura elettrica, noi abbiamo la 500 da spingere. Adesso tanto bistrattata, ma l'anno scorso ha fatto il 42% nel segmento in Europa, dominandolo. I crediti verdi? Costano e non risolvono.
Sperate ancora in un cambio di politica europea?
La transizione è una cosa sana, semplicemente richiede più tempo perché il consumatore si deve abituare al passaggio all'elettrico. L'Europa nel 2019 ha fatto regole immaginando traguardi di emissioni raggiungibili che il mercato invece non ha assorbito. Qualcosa va necessariamente corretto.
Il piano Fiat di un nuovo prodotto all'anno per tre anni è confermato?
Dopo la Grande Panda, nel 2026 avremo una sorta di Suv, quello che da tempo manca a Fiat. Il nostro ruolo è quello di dominare nel segmento di vetture da due metri e mezzo a 4 metri: noi lì non possiamo perdere, e dalla Topolino alla 600 siamo assolutamente a posto. La family car che lanceremo l’anno prossimo completerà la gamma: l'abbiamo definita parte della famiglia Panda, e per ora si chiama Giga Panda ma non è detto che sia il nome definitivo.
Come sta andando la Topolino?
Abbiamo avuto grandi difficoltà: fino a giugno è stato un incubo, sia a livello di produzione sia di vendita. Abbiamo scelto il modello di business diretto perché è un esperimento importante vedere come il consumatore reagisce nelle vendite on-line. Oggi il 70% degli acquisti della Topolino li fa il cliente da solo. Da luglio in poi abbiamo cominciato finalmente a consegnare. E quando vedi l'effetto strada, cambia la percezione. La macchina è pazzesca: bella, simpatica, immediatamente riconoscibile. Per me il successo è questo. Poi se guardiamo ai numeri, abbiamo fatto 15.000 ordini nel 2024. Negli ultimi quattro mesi abbiamo toccato il 40 per cento di segmento dei quadricicli. Topolino è un oggetto che può aprire una una mobilità nuova. E' un device di mobilità che non c'era.
2025-01-18T05:49:31Z