DRAGHI PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE UE, MACRON TRATTA CON I LEADER EUROPEI PER SOSTITUIRE VON DER LEYEN CON L’EX BCE

Mario Draghi presidente della Commissione Ue. A Bruxelles e nelle capitali europee c’è qualcuno che sta lavorando per questo scenario nel post elezioni di giugno. Il primo è il presidente francese Emmanuel Macron che avrebbe aperto delle discussioni, in alcuni casi delle vere trattative, con altri leader del Vecchio Continente per sostituire Ursula von der Leyen alla guida della Commissione Ue con una figura tecnica come Draghi. Dal canto suo, l’ex premier italiano non ha rilasciato commenti sulle possibili aspirazioni a detenere un ruolo di primo piano nel prossimo futuro, ma si è limitato negli scorsi mesi – fino a pochi giorni fa – a lanciare messaggi precisi su quali dovrebbero essere le priorità per Bruxelles.

Draghi presidente della Commissione Ue, le trattative di Macron

Il retroscena lo riporta l’autorevole agenzia di Bloomberg, che cita delle fonti dentro i canali diplomatici molto informate sulle discussioni interne all’Europa. Macron cinque anni fa aveva di fatto proposto Ursula von der Leyen come presidente della Commissione, ma ora starebbe lavorando per trovare un candidato diverso. Un leader tecnocratico che possa guidare il braccio esecutivo dell’Unione Europea. E il nome su cui è ricaduta la scelta è quello dell’ex presidente della Bce ed ex premier italiano.

Mancano meno di due mesi alle elezioni europee, ma Macron avrebbe già parlato con diversi capi di governo in Europa, tra cui anche la presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni. Non è chiaro, spiega Bloomberg, se si tratta di un bluff del presidente francese di ottenere qualcosa da von der Leyen in futuro. Anche nell’ufficio dell’attuale presidente della Commissione Ue “sono incerti se Macron stia davvero cercando un sostituto per l’incarico di vertice, o se stia esercitando pressioni su di lei come stratagemma per ottenere concessioni in futuro”. Von der Leyen, tra l’altro, ha annunciato nelle scorse settimane la sua volontà di continuare il suo mandato a palazzo Berlaymont ed è la candidata ufficiale del Partito Popolare Europeo. Per Macron, a livello interno, potrebbe non essere facile sostenere una candidata tedesca.

I dubbi su Draghi

Su Draghi i dubbi dei critici sono, ormai, i soliti. In primis l’età: l’ex presidente della Banca Centrale europea ha 76 anni e potrebbe essere visto non più adatto a un ruolo simile. Inoltre, Draghi potrebbe incontrare i malumori dei Paesi frugali per le sue posizioni economiche. Sul suo nome si starebbero facendo ragionamenti anche per il ruolo di presidente del Consiglio europeo, prendendo il posto di Charles Michel: ma non tutte le cancellerie del Vecchio Continente potrebbero essere disposte a indicare una personalità così forte come Draghi, di cui si conoscono impegno e volontà per costruire un’Europa più forte, anche a discapito di singoli interessi nazionali.

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