EHM, IN VENEZUELA HANNO APPENA SPOSTATO IL NATALE A OTTOBRE

Perché il Venezuela ha cambiato la data del Natale?

Ci sono aspetti della vita che si fa sotto una dittatura che in Italia, semplicemente, non riusciamo nemmeno a immaginare. Nei paesi in cui vige una severa autocrazia o in cui il governo opera in modo dittatoriale il potere ha una caratteristica molto particolare: è concentrato in poche persone e non ha i cosiddetti “contrappesi” - cioè sistemi di potere indipendenti come i media o la magistratura.

Quando dal Venezuela arriva una notizia come quella del cambio di data del Natale, però, per un attimo - anche solo per qualche ora o giornata all'anno - ci viene presentata l'occasione di capire quanto profonda sia la differenza tra vivere in una democrazia, per quanto imperfetta e con le sue debolezze, e in uno stato dittatoriale. Il presidente venezuelano Nicolás Maduro qualche giorno fa ha annunciato che il Natale (tutto vero eh) non sarà più nel mese di dicembre, ma verrà anticipato a ottobre. Il motivo però non riguarda tanto la festività in sé o la religione, riguarda gli aiuti di stato che sotto Natale il governo del Venezuela manda ai più bisognosi.

Il cambio di data, insomma, serve a fare propaganda: ad anticipare gli aiuti alla popolazione e far sì che il governo, la cui reputazione è ai minimi storici, ottenga consensi e li ottenga in fretta. Nel paese sudamericano ci sono da settimane manifestazioni anti-governative molto partecipate, tentativi di sciopero e arresti di dissidenti politici: il tutto perché lo stesso Maduro è appena stato rieletto, ma con delle elezioni che gli analisti e gli osservatori internazionali ritengono essere state ampiamente truccate. Secondo i sondaggi (per quanto svolgerli, i sondaggi, non sia semplice in un paese come il Venezuela) le scorse elezioni presidenziali tenute a fine luglio sarebbero dovute essere un grande successo per la coalizione dell’opposizione unita. Ma Maduro governa in paese con metodi autoritari già da oltre un decennio, e proprio grazie a questa posizione di potere può fare in modo che le elezioni vengano influenzate e i risultati, se necessario, modificati anche radicalmente.

La situazione critica del Venezuela

Lo scontento popolare in Venezuela viene da contraddizioni immense: un paese ricco di risorse naturali e che un tempo era tra i più ricchi della regione ha oggi tassi di povertà preoccupanti. L'Unicef stima che ci siano milioni di bambini con urgenti bisogni di assistenza umanitaria. E per le stesse ragioni sociali ed economiche sono milioni i venezuelani che decidono di lasciare il paese in cerca di un futuro migliore. Un paese che per via di questo esodo continuo rischia di impoverirsi ulteriormente e di peggiorare ancor di più la qualità della vita di chi lo abita.

Anticipare il Natale, in questo senso, ha un sapore amaro e forse un po' ridicolo. D'altronde Maduro ha dato l'annuncio del cambio di data direttamente dal programma "Con Maduro +". Ufficialmente per ringraziare i cittadini per il duro lavoro svolto nonostante i gravi e prolungati periodi senza elettricità.

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