INCOMBONO SCELTE IMPORTANTI, GOVERNO E MEDIA GUARDINO OLTRE LO SCANDALO DEL GIORNO

Allora, lo scrivo subito, o questa storia del ministro della Cultura e della signora con la quale aveva una relazione sentimentale e per la quale avrebbe speso soldi pubblici e alla quale avrebbe proposto o fatto firmare un contratto di consulenza, porta a conseguenze sul Governo e dunque su tutti noi, o non siamo interessati!

Siamo invece preoccupati di quello che sui media non leggiamo o dobbiamo andare a scovare in anfratti. Siamo in ansia per quello che non stiamo vedendo fare all’Esecutivo.

A meno di quattro mesi dalla fine dell'anno, incombono scelte importanti per il futuro di tutti gli italiani legate alla legge di Bilancio che sarà pesantemente influenzata dalla procedura di infrazione per deficit eccessivo che implica tagli alla spesa pubblica per una somma che si aggira sui 12 miliardi all'anno per i prossimi sette.

Leggiamo che la prossima manovra economica non è ancora stata scritta e sappiamo che il governo deve accelerare viste le imminenti scadenze, la prima il 20 settembre quando attendiamo il Piano Strutturale di Bilancio, il documento dove si devono indicare le politiche di spesa, le coperture, le riforme che si vogliono realizzare nei prossimi quattro anni.

E così, da lettori informati di come va il mondo, quello vero, perché noi assistenti sociali quotidianamente incontriamo persone in difficoltà, per motivi economici e non solo, ci chiediamo: ma che Italia avremo fra sette anni se con i tagli alla spesa ci saranno meno soldi per il sistema salute, per l'istruzione per gli enti locali? Peggioreranno ancora i servizi di scuole e ospedali pubblici? Come potranno i Comuni, se non aumentando le imposte comunali, garantire quelle prestazioni che, per legge, devono essere offerte ai cittadini?

La povertà sta tornando ad aumentare nel nostro Paese, le differenze territoriali nell'offerta dei servizi sono confermate dall'ultimo rapporto Istat nel quale emerge che le disparità sono sì di natura economica, ma anche socio-demografica, legate all’invecchiamento e diminuzione della popolazione e alla difficoltà di accesso a luoghi e settori essenziali. Dimensioni collegate che senza politiche di sviluppo locale finalizzate a ridurre i divari, non hanno consentito e non consentiranno mai di avere uno sviluppo coeso dei territori.

Possiamo distrarci per un attimo dalla “spia che non lo amava” e iniziare a parlare seriamente di politica e politiche che favoriscano un inserimento stabile dei giovani nel mondo del lavoro? Di strategie per rendere più vivibili i nostri territori? Di una migliore accessibilità ai servizi essenziali?

Questa è la nostra zona di interesse: noi non ci fermiamo alle rose del nostro giardino, noi guardiamo dietro il muro dello scandalo del giorno.

Presidente del Consiglio, ministri tutti - chi più chi meno - avete la responsabilità di farlo stare in piedi questo Paese. Ci spiegate che idee avete per il nostro futuro? E, sommessamente ai media, che ne dite di chiederglielo?

2024-09-06T10:06:00Z dg43tfdfdgfd