LAVORATORI DELLA VIGILANZA PRIVATA: COSA CAMBIA CON IL NUOVO CONTRATTO

Il rinnovo del contratto collettivo nazionale del lavoro (Ccnl) per il comparto della vigilanza privata è, oramai, diventato effettivo anche se restano aperte alcune “questioni calde”.

Il nuovo contratto segna comunque il superamento dell’empasse che dal 2015 aveva messo il Ccnl in stand by e l’arrivo ad un’intesa tra le parti firmatarie e cioè i sindacati di categoria e le associazioni imprenditoriali del settore.

Il tema centrale della contrattazione, come per il contratto del Commercio di cui abbiamo parlato in un precedete articolo de IlGiornale.It, è stato quello salariale.

Ma entriamo un po’ più nel dettaglio.

Sfera di competenza e durata

L’intesa sottoscritta riguarda i dipendenti dagli istituti e imprese di vigilanza privata e servizi fiduciari, modificando ed integrando l’accordo 30 maggio 2023. La decorrenza ha effetto dal 1° giugno 2023 e scadrà il 31 dicembre 2026.

Firmatari dell’accordo sono i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs e le associazioni imprenditoriali del settore Anivip, Assiv, Univ, Legacoop Produzione e Servizi, Agci Servizi e Confcooperative Lavoro e Servizi.

Aumenti stipendiali e altre novità

La novità più importante riguarda i minimi tabellari che, con effetto dal 1° gennaio 2024, saranno aumentati secondo alcune tranche con che avranno come decorrenza 1° giugno 2024, 1° giugno 2025, 1° dicembre 2025, 1° aprile 2026 e 1° dicembre 2026.

Per le varie posizioni nella declaratoria dell’inquadramento contrattuale gli aumenti saranno:

  • dai 2.097,24 euro previsti al primo giugno 2024 ai 2.434,74 euro per l’ultima tranche del primo dicembre 2025 per la posizione quadro.
  • dai 1.811,89 euro previsti al primo giugno 2024 ai 2.086,89 euro per l’ultima tranche del primo dicembre 2025 per la posizione prima.
  • dai 1.696,09 euro previsti al primo giugno 2024 ai 1.946,09 euro per l’ultima tranche del primo dicembre 2025 per la posizione seconda.
  • dai 1.513,31 euro previsti al primo giugno 2024 ai 1.723,31 euro per l’ultima tranche del primo dicembre 2025 per la posizione terza.
  • dai 1.353,88 euro previsti al primo giugno 2024 ai 1.528,88 euro per l’ultima tranche del primo dicembre 2025 per la posizione quarta.
  • dai 1.285,44 euro previsti al primo giugno 2024 ai 1.450,44 euro per l’ultima tranche del primo dicembre 2025 per la posizione quinta.
  • dai 1.185,44 euro previsti al primo giugno 2024 ai 1.350,44 euro per l’ultima tranche del primo dicembre 2025 per la posizione sesta.

Altra importante novità è quella dell’introduzione della quattordicesima che sarà corrisposta entro il 15 luglio e avrà, come “peso” salariale, quello di una mensilità di retribuzione normale frazionabile per dodicesimi se il servizio prestato è inferiore all'anno (a questi fini le frazioni di mese superiori a 15 giorni sono considerate mese intero).

Inoltre, nell’ipotesi dell’accordo del 16 febbraio 2024 le Parti si sono impegnate a rivedersi entro il al fine di definire le modalità di corresponsione dell’una tantum.

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