MARIO DRAGHI, ABBIAMO BISOGNO COME L’ARIA DI QUALCUNO CHE SAPPIA DECIDERE

Chi non capisce che Mario Draghi sia l’unica scelta possibile e l’unica garanzia per l’Italia in Europa, è miope o fa finta di esserlo. La verità è che con l’apprestarsi di una nuova Commissione, visti anche i rapporti complicati tra Italia e Francia, è verosimile che verremo tagliati fuori dai giochi. La corsa di Ursula von der Leyen è in discesa e ci sono buone probabilità che non verrà riconfermata, in questo scenario - Draghi è il male minore - per tutti, anche per chi soffre la sua forte personalità e autorevolezza (perché alla fine di questo si parla). Se vogliamo restare isolati in Europa e affrontare un periodo di grandi difficoltà sul piano della gestione dei conti, osteggiare Draghi, è la scelta giusta. Per tutti coloro i quali ritengono Draghi “un intoccabile” e denunciano il “servilismo” che si crea ciclicamente attorno alla sua figura, consiglierei un ripasso della storia recente: Mario Draghi è l’uomo che ha salvato l’euro, e così facendo ha salvato anche l’Europa dal suo grande cigno nero, “whatever it takes”, tutta la sua intelligenza politica è racchiusa qui. Draghi è lo stesso che nel suo anno di governo ha riportato credibilità e lustro internazionale all’Italia - tutti ricordiamo il treno per Kiev - Mario Draghi, Scholz e Macron, assieme. “Conoscenza, coraggio, umiltà”, queste le tre caratteristiche imprescindibili per un “policy maker” secondo Mario Draghi, ribadite nel suo discorso tenuto quattro anni fa all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, durante la cerimonia di conferimento della Laurea honoris Causa. Coraggio: questa la parola che meglio tratteggia la personalità di Mario Draghi - coraggio - quello che serve al mondo in un momento così duro.

L’Europa nel 2024 dovrà affrontare un probabile ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, due conflitti e l’inflazione che non si appresta a scendere, servirà tanto coraggio per affrontare uno scenario così complesso quanto insidioso. In un assetto di questo tipo sarà necessario prendere delle decisioni, cosa che fino ad adesso non è stata fatta, abbiamo visto un’Europa perlopiù idealista e mai concreta, non ciò che serve nei momenti più difficili. Abbiamo bisogno come l’aria di qualcuno che sappia decidere, e non tutti sanno farlo, per il semplice motivo che non tutti hanno il peso per poterlo fare, ecco spiegato "perché" Mario Draghi e non qualcun altro. È già cominciata la corsa a chi si intesta il suo nome, e spero che a questo giro, ci sia più prudenza e saggezza: la sua deve essere una nomina trasversale e non di parte. La strategia vincente è quella di creare un consenso che sia il più largo e unanime possibile attorno al suo nome, evitando personalizzazioni, diversamente, rischierebbe di finire come la corsa per il Quirinale. La differenza è che questa volta l’Italia ha bisogno di un uomo come Mario Draghi in Europa, anche solo per mero tornaconto politico, stanti gli attuali equilibri europei, rischiamo l’irrilevanza. Giorgia Meloni è una donna alla quale va riconosciuta una buona dose di saggezza e strategia politica, considerati i suoi interessi in Europa e sul piano nazionale, sostenere Draghi sarebbe una scommessa vinta. L’importante è evitare di rendere Mario Draghi una figurina da esporre a seconda della tattica elettorale, il momento politico non è tale da poter giocare con la carta vincente, bisogna altresì lavorare, perché quest’ultima (la carta) risulti effettivamente vincitrice.

2024-04-19T09:06:33Z dg43tfdfdgfd