MERCATO AUTO EUROPA 2024: SI FERMA LA CRESCITA, A MARZO -2,8%

Il mese di marzo ha visto una flessione del mercato automobilistico europeo, con un calo del 2,8% rispetto allo stesso mese del 2023. Su questo segnale di inversione di tendenza, pesano due giornate lavorative in meno ed anche un calo, seppur leggero, delle elettriche. Resta positivo, invece, il saldo del primo trimestre del 2024.

I numeri di marzo 2024

Entrando più nel dettaglio, lo scorso mese sono state immatricolate 1.383.410 vetture nel Vecchio Continente, contro le 1.423.222 del marzo 2023. Solamente il Regno Unito ha avuto una crescita (+10,4%), mentre sono calate Francia (-1,5%), Spagna (-4,7%) e Germania (-6,2%), al pari dell’Italia, con il -3,7% visto ad inizio mese.

Resta in positivo, come dicevamo, il saldo del primo trimestre: +4,9% a livello continentale, con un saldo di 158.500 auto in più, rispetto ad un anno fa. Anche guardando i vari paesi, il segno è positivo le immatricolazioni nel Regno Unito segnano +10,4%, +5,7% in Italia e in Francia, +4,2% in Germania e +3,1% in Spagna.

Le elettriche non sfondano

Il mercato delle auto elettriche fatica a prendere velocità. In particolare in Italia, sempre fanalino di coda tra i maggiori mercati automotive europei, ma anche a livello continentale. Il mese di marzo, infatti, ha visto un calo dell’1,3% di quota mercato delle vetture a zero emissioni, ora al 14,2%. Se pensiamo a tutte le vetture con la spina, cioè anche le ibride plug-in, il dato arriva al 21,4%. L’Italia è nel complesso solo al 6,1%, con le elettriche ferme al 2,9%. Senza praticamente crescere.

“Considerata la paralisi che si è generata sul mercato delle auto BEV e PHEV, l’UNRAE ribadisce l’urgenza della pubblicazione del DPCM in Gazzetta Ufficiale, che a causa di ulteriori passaggi “burocratici” potrebbe slittare a maggio – ribadisce il direttore generale dell’UNRAE Andrea Cardinali – In tema di incentivi riteniamo indispensabile per lo sviluppo della mobilità a zero emissioni che il tetto di prezzo per le auto 0-20 g/km venga eliminato o quantomeno equiparato a quello della fascia 21-60 g/km. E di intervenire sul regime fiscale delle auto aziendali”.

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