Elon Musk non si arrende mai… Ora guida un gruppo di investitori in un’offerta da 97,4 miliardi di dollari per acquisire OpenAI.
Ma facciamo un passo indietro. Musk non è nuovo a colpi di testa e mosse a sorpresa. Dopotutto, stiamo parlando dell’uomo che ha venduto lanciafiamme per finanziare la sua azienda di tunnel sotterranei e che ha chiamato suo figlio X Æ A-12. Ma questa volta, il magnate sembra fare sul serio.
Ha radunato una squadra di investitori di primo piano, dal suo braccio destro xAI a pesi massimi come Valor Equity Partners e Baron Capital, e ha incaricato il suo avvocato di presentare un’offerta formale al consiglio di amministrazione di OpenAI. L’obiettivo? Riportare OpenAI alle sue radici open-source e orientata alla sicurezza, anche a costo di fonderla con xAI.
La risposta del CEO di OpenAI, Sam Altman, non si è fatta attendere. In un tweet al vetriolo, Altman ha offerto di acquistare X (l’ex Twitter) di Musk per circa 9,74 miliardi di dollari, un decimo della proposta di Musk per OpenAI. Una mossa provocatoria, certo, ma che dimostra come OpenAI non sia disposta a cedere il controllo tanto facilmente.
E mentre il consiglio di amministrazione di OpenAI rimane in silenzio, gli investitori si scatenano: SoftBank sarebbe pronta a scommettere 40 miliardi di dollari sul braccio for-profit di OpenAI, con una valutazione da capogiro di 300 miliardi post-money.
Ma non è finita qui. OpenAI ha annunciato il mese scorso un piano ambizioso per costruire un’imponente infrastruttura di AI negli Stati Uniti. Insieme a SoftBank e Oracle, investirà 500 miliardi di dollari nei prossimi quattro anni per dare vita al Progetto Stargate. Una rete di supercomputer e data center dedicati all’AI. Una mossa che dimostra come OpenAI non solo non sia in vendita, ma abbia piani ben precisi per il suo futuro.
Leggi l'articolo originale >> Musk tenta acquisizione di OpenAI, offerta da 97 miliardi di dollari
2025-02-11T06:09:56Z