RENEXIA, CASA BIANCA APPROVA PROGETTO EOLICO OFFSHORE IN MARYLAND

La Casa Bianca in un comunicato ha annunciato l’approvazione del decimo impianto eolico offshore su larga scala dell’amministrazione Biden-Harris: «Il progetto di Us Wind al largo del Maryland, approvato dal Bureau of Ocean Energy Management (Boem) del Dipartimento dell’Interno, fornirà fino a 2,2 GW di energia rinnovabile pulita e affidabile per la penisola di Delmarva e alimenterà fino a 770mila abitazioni. Si stima che le fasi di sviluppo e costruzione del progetto sosterranno fino a circa 2.679 posti di lavoro all’anno per sette anni». Con questa approvazione, l’attuale amministrazione americana raggiunge i 15 GW complessivi di potenza autorizzata a livello federale, sulla strada per raggiungere l’obiettivo dei 30 GW entro il 2030.

La ratifica del progetto di eolico offshore di Us Wind, controllata all’80% dall’italiana Renexia (gruppo Toto) e al 20% dal fondo americano Apollo, arriva dopo la notifica a inizio agosto, da parte dello stesso Boem, della conclusione della revisione della Eia (equivalente allo studio di impatto ambientale in Italia).

Con un potenziale già autorizzato fino a 2,2 GW, il progetto prevede al momento un parco da 1,7 GW – una capacità già parzialmente coperta da incentivo, grazie alla partecipazione, negli anni scorsi, alle aste locali. Una volta completato insisterà su un’area marina di circa 324 km quadrati dove saranno installate 114 turbine eoliche a fondazione fissa, per un investimento complessivo di 11,5 miliardi di dollari in cui sarà fondamentale il ruolo del fondo Apollo. Il parco consentirà di produrre 7 TWh annui per un valore stimato di circa 1,5 miliardi di dollari.

La concessione è trentennale e la produzione si prevede partirà entro il 2028. «Siamo soddisfatti di aver ricevuto la fiducia da parte del governo americano per il progetto nel Maryland e poter così contribuire al percorso di decarbonizzazione avviato dagli Stati Uniti», ha commentato Riccardo Toto, direttore generale di Renexia e presidente di Us Wind.

L’azienda, come previsto dagli accordi federali, contestualmente allo sviluppo dell’impianto eolico in mare, sta anche realizzando, grazie a un investimento di circa 95 milioni di dollari, una fabbrica per la produzione di importanti componenti per la filiera dell’industria eolica offshore degli Stati Uniti, come le fondazioni monopalo e le torri, nei pressi del sito industriale di Sparrow Point. «Questo modello produttivo, che comporta un ruolo gestionale anche nella filiera industriale per noi è assolutamente funzionale e lo replicheremo in Italia grazie all’accordo siglato recentemente con il Mimit e MingYang per la costruzione nel nostra Paese di una fabbrica dedicata alla costruzione di turbine eoliche», ha aggiunto Toto.

Il futuro stabilimento italiano si articolerà in due sezioni, che possono anche essere poste in due località diverse, per i processi produttivi delle turbine e delle pale. Le fornirà per Med Wind, altro progetto di Renexia: il più grande impianto eolico offshore galleggiante del Mediterraneo, al largo delle coste di Mazara del Vallo (Trapani), con capacità di 2,7 GW, e per il quale è stata formalizzata ora la richiesta di Via (Valutazione di Impatto Ambientale). Con il parco Beleolico, nel Golfo di Taranto, Renexia ha completato e messo in funzione il primo impianto eolico offshore in Italia e nel Mediterraneo.

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