VALLEVERDE, RICAVI SPRINT E FOCUS SULL’INNOVAZIONE

Gli affari vanno veloci per Valleverde. Il brand di proprietà del gruppo Silver1 - guidato da Elvio Silvagni - ha proseguito la corsa al rialzo nel 2023, con ricavi che hanno registrato una crescita a doppia cifra a circa 32 milioni (più 28% rispetto al 2022). «Il 65% del fatturato Valleverde è generato dalle calzature donna mentre il restante 35% si divide tra calzature uomo, borse e accessori», è stato il commento di Silvagni, «l’originalità del nostro marchio risiede proprio nella sua capacità di trasformazione: i prodotti che hanno segnato un’epoca vengono rivisitati e attualizzati per presentarsi ad un pubblico moderno, che appartiene a diverse fasce d’età».

In questa chiave è stata pensata la collezione Primavera Estate 2024. I punti distintivi includono l'uso attento dei colori, texture moderne e dettagli artigianali, alla ricerca di comfort e stile. «Il prodotto viene prima di tutto», afferma il numero uno di Silver1 a cui fa capo Valleverde, «la nostra calzatura deve esser flessibile, leggera, comoda e bella. Abbiamo tanti brevetti, investiamo circa il 6-7% in innovazione; crediamo nella pelle più che nel sintetico: è naturale, non degenera, permette traspirabilità, dura più a lungo, per questo la reputiamo più sostenibile».

Il gruppo, che ha sede a Fusignano - in provincia di Ravenna - produce 600mila paia di scarpe l’anno di cui il 60% nel nostro Paese. Le calzature Valleverde sono vendute in oltre 1.200 negozi: quello italiano è tuttora il principale mercato di riferimento, ma il management punta a internazionalizzarsi rapidamente. «Dopo aver consolidato l’Italia, siamo pronti per la fase di espansione sui mercati esteri», prosegue il numero uno di Valleverde, «esportiamo il 20% circa in Europa e i Paesi in cui stiamo già ampliando la nostra presenza sono soprattutto Grecia, Francia, Svizzera, Austria, Germania e Malta, mercati in cui possiamo contare su una clientela storica». Gli obiettivi ambiziosi segnalano anche quella che è una vera storia di rinascita. Nata nel 1970 a Coriano, fra Rimini e Riccione, per opera di Armando Acangeli, il brand divenne molto conosciuto con testimonial come Raffaella Carrà, Kevin Costner, Pelè e i piloti Ferrari. Poi, nei primi anni duemila la vendita a un fondo fu l’anticamera del fallimento. La ripartenza arriva nel giugno 2015, quando Silver1 (che detiene anche il brand Rafting Goldstar) rileva l’azienda all’asta del tribunale per poi dare l’avvio alla risalita.

2024-04-19T18:45:46Z dg43tfdfdgfd