LA FBI HA INIZIATO A PRODURRE SMARTPHONE. IL MOTIVO è INCREDIBILE

Joseph Cox è un giornalista che si occupa soprattutto di sicurezza informatica e i suoi report dalle profondità del web sono impressionanti. Ha scritto per tanti anni a Vice e i suoi racconti di hacker, virus e malware assurdi riuscivano ad essere avvincenti e tecnici allo stesso tempo. Negli ultimi anni ha fondato il sito 404 Media e ha scritto il libro Dark Wire: The Incredible True Story of the Largest Sting Operation Ever.

Quest'opera racconta di quando l'FBI ha fatto irruzione in una società di smartphone crittografati e ha finito per gestirla in modo da poter spiare i criminali di tutto il mondo. Se non è chiaro significa che l’FBI ha dovuto effettivamente gestire un’azienda, con tutti i problemi di una startup tecnologica: servizi cloud, problemi di produzione e spedizione, servizio clienti, espansione e scala.

Gli smartphone dell'FBI

La società si chiamava Anom e per circa tre anni ha fornito alle forze dell'ordine di tutto il mondo una finestra cristallina sul crimine del settore. Mentre queste persone si passavano informazioni che credevano criptate stavano servendo su un piatto d'argento la polizia.

L'operazione ha portato all'arresto di oltre 800 sospetti presumibilmente coinvolti in attività criminali, in 16 paesi. Tra le persone arrestate c'erano presunti membri della mafia italiana con sede in Australia, della criminalità organizzata albanese, di club motociclistici fuorilegge, di cartelli della droga e di altri gruppi criminali organizzati.

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